Ottocento euro immediatamente sul conto corrente. Ecco come fare domanda entro il 31 marzo e a chi spetta tale agevolazione.
Mancano ormai pochissimi giorni per ottenere un bonus del valore di €800 accreditato direttamente sul conto corrente. Un contributo che spetta a soggetti che dall’8 marzo 2020 al 31 marzo del 2022 non hanno ricevuto un assegno in particolare. Ma di cosa si tratta?
Una misura che l’Inps ha voluto dare per sostenere alcune famiglie in particolare, andando così a garantire la continuità del mantenimento del figlio. Ma vediamo insieme i requisiti e a chi spetta.
Bonus di €800 sul conto corrente, ecco a chi spetta e come ottenerlo
Stiamo parlando del bonus per genitori separati, divorziati e non conviventi. Il contributo viene dato a tutti i genitori di figli che rientrano in questa categoria al fine di garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento versato dall’altro genitore.
Il contributo viene dato soltanto al genitore che, tra l’8 marzo del 2020 al 31 marzo 2022 non ha ricevuto l’assegno di mantenimento, a causa di inadempienza dell’altro genitore. Una misura che può vedere una cifra massima di €800 per 12 mesi e che viene dato dall’INPS in una sola soluzione.
Tale agevolazione verrà erogata fino ad esaurimento delle risorse le quali ammontano a 10 milioni di euro. Per ottenere il bonus. è necessario rispettare alcuni requisiti:
- essere in possesso di un reddito IRPEF che non va oltre gli 8.174 euro negli anni in cui non è stato corrisposto il mantenimento;
- risultare conviventi con il figlio nei medesimi anni;
- avere figli maggiorenni a carico ma portatori di handicap grave nel medesimo periodo.
Il bonus spetta soltanto nel momento in cui il genitore è separato, divorziato o non convivente, a causa dell’emergenza del Covid 19, non ha versato in tutto o in parte il mantenimento che doveva essere dato all’altro genitore.
Quali sono le cause che rientrano in questo caso? Sul sito dell’Inps è possibile leggere che hanno la possibilità di ottenere tale agevolazione coloro che sono stati soggetti a cessazione, riduzioni e sospensione dell’attività lavorativa dall’8 marzo del 2020 per almeno 90 giorni.
Una domanda che può essere presentata tramite il servizio apposito contributo “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento”, il quale è messo a disposizione sul sito istituzionale dell’INPS all’interno della sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”.
Dopo essersi identificati con la propria identità digitale si dovrà compilare la domanda e indicare quali sono gli anni in cui il reddito è stato inferiore a 8.174 euro. Bisogna poi aggiungere i dati riguardo l’altro genitore e quelli del figlio convivente. Nel momento in cui si presenta la domanda, bisogna usare anche tutta la documentazione come la sentenza di separazione, che va ad attestare il diritto all’assegno di mantenimento e, nel caso in cui si tratti di un figlio maggiorenne disabile, bisogna aggiungere l’attestazione di disabilità .