Affittare un immobile senza un contratto registrato è una scelta rischiosa che può avere gravi conseguenze per entrambe le parti.
L’affitto di un immobile è una questione che interessa molte categorie diverse di persone: studenti in cerca di un alloggio vicino all’università, giovani coppie che desiderano vivere insieme, famiglie in cerca di una soluzione temporanea. La ricerca dell’appartamento perfetto, però, può essere un percorso pieno di insidie e difficoltà. Una delle più comuni è quella dei proprietari che propongono l’affitto di un immobile senza contratto.
Purtroppo, l’affitto senza contratto è una pratica più diffusa di quanto si creda. Sia i proprietari che gli inquilini possono essere tentati da questa opzione apparentemente vantaggiosa: da un lato, il proprietario evita di pagare le tasse sulla locazione. Dall’altro, l’inquilino spesso ottiene in cambio un canone di affitto ridotto. Quello che entrambi ignorano, però, sono i rischi connessi a questo tipo di scelta.
Una situazione che non conviene a nessuna delle due parti
L’affitto “in nero” non è considerato un reato, ma rientra nell’elenco degli illeciti tributari. Legalmente, un contratto di locazione è valido solo se è scritto e registrato. Le conseguenze di un affitto non registrato possono essere gravi. Dal punto di vista fiscale, chi affitta in nero commette due illeciti amministrativi: evasione dell’imposta di registro e dell’IRPEF sui canoni di locazione. Le sanzioni includono multe significative e accertamenti fiscali fino a 5 anni. Inoltre, se la mancata registrazione è dovuta esclusivamente al proprietario, l’inquilino gode di piena protezione legale.
Le sanzioni per l’affitto in nero sono severe sia per il proprietario che per l’inquilino. Il proprietario, in particolare, rischia multe che variano dal 120% al 480% dell’imposta dovuta, a seconda della situazione. L’inquilino, invece, potrebbe dover versare le somme non pagate per evitare il pignoramento dei beni.
In questo tipo di situazione, a rischiare di più è l’affittuario. Se infatti l’inquilino decidesse di smettere di pagare l’affitto, il proprietario che ha affittato il proprio immobile senza un regolare contratto farà molta fatica a far valere i suoi diritti. Prima di tutto, non può richiedere un decreto ingiuntivo se l’affittuario non paga i canoni pattuiti. Oltre a questo, non può sfrattare l’inquilino senza contratto ricorrendo alla procedura accelerata. Dovrà invece affidarsi alla procedura ordinaria per occupazione senza titolo, decisamente più lunga e tortuosa.