Per legge i proprietari di immobili in locazione possono accedere ad uno sconto sull’imposta municipale soltanto se il contratto rispetta questi criteri
Se la Legge di Bilancio 2024 si trova attualmente nella sua fase germinale, e ancora prima di ottenere una sua definizione approvata dal Parlamento si potrà ampiamente discutere sulla sua bozza (la Nadef), già la quantità di polemiche messe in moto è sufficientemente alta per mettere in agitazione alcune fasce trasversali di cittadini. Questo e lo scorso anno sono stati un drammatico banco di prova per i conti pubblici; e il prossimo potrebbe rappresentare il test di svolgimento delle operazioni necessarie per correggere e pareggiare la contabilità .
Si parla sin d’ora di tasse e imposte che verranno elevate, e sono proprie quelle che investono l’intera società , non certo una parte dei ceti, magari quella meno svantaggiata. C’è da rifornire una cassa svuotata per adeguare le entrate dalla previdenza al livello dell’inflazione (a due cifre percentuali) e ai rincari dei consumi, oltre ai contributi per la colletta comunitaria per sostenere le dinamiche di risoluzione del conflitto in Ucraina, garantire le scorte di gas (da acquistare altrove dopo la rottura con i fornitori dell’est), e per allargare la fetta di PIL da destinare alle spese militari.
Affitto, sconto IMU e canone concordato: come regolarizzare il beneficio
Sembrano, i suddetti, fattori macroeconomici al di sopra del contesto dei singoli, ma non è così e l’evidenza è nelle tasche dei contribuenti; nonostante l’inflazione sia dimezzata nella cornice dei costi di produzione e distribuzione tali da non aver scalfito minimamente i passati rincari sulla spesa e sui consumi. Si andrà ad agire senza troppi distinguo sulle necessità dei consumatori: viene incrementata infatti l’iva agevolata su pannolini e assorbenti, passando dal 5 al 10%.
Dopo la sistematica rivalutazione ISTAT, si rischia di dover assistere al taglio sulle pensioni di dipendenti pubblici, in particolari a medici e personale ospedaliero. D’altronde, per tirare la coperta del rinnovo relativo al taglio del cuneo fiscale, non si può non lasciare scoperti altri caldissimi fronti di prima necessità . E poi si parlerà anche di casa: rivisti i vantaggi fiscali sulla cedolare secca e il Superbonus.
Sconto IMU: di quanto si riduce il pagamento?
Sotto la lente degli aumenti immobiliari vi si trovano i proprietari di immobili: per godere del beneficio al 100% del bonus edilizio non potranno vendere l’appartamento entro i 5 anni. Sale la cedolare secca dal 21 al 26% per i contratti d’affitto inferiori a un mese (uso b&b). Gli immobili destinati alla locazione sono usualmente soggetti ad IMU, all’imposta immobiliare riscossa dai Comuni. Su questo esborso, può essere però applicato uno sconto, in particolare sulla prima rata.
Questa agevolazione viene concessa a coloro che hanno scelto le seguenti tipologie di contratto: contratti liberi (4+4); canone concordato (3+2). Il taglio è pari al 25%, lasciando dunque un onere ai proprietari del 75% sull’aliquota decisa dal Comune. Nel contratto concordato, comprensivo dell’affitto agevolato nei confronti dell’inquilino, il contratto dev’essere inviato al Comune dopo la registrazione, per poter usufruire dello sconto. Sulla cedolare secca, lo sgravio equivale al 75% e il versamento di un’aliquota fissa IRPEF pari al 10%. La riduzione dell’IMU del 50% viene altresì rivolta per i fabbricati dichiarati inagibili o agli immobili affittati in comodato d’uso a parenti di primo grado (di riduce a 25 per i parenti diretti di secondo grado).