Hai paura di essere preso di mira dal Fisco dopo la nuova legge di bilancio per l’affitto? Ecco la guida alla cedolare secca che ti serve.
Con tutti i cambiamenti applicati dalla nuova legge di bilancio, uno degli argomenti che ha bisogno di chiarimenti è come funziona la cedolare secca sugli affitti brevi. Partendo dalle basi, la cedolare secca è un regime di tassazione alternativo applicabile, su richiesta del locatore, ai canoni da locazione abitativa. Questa avrà un’imposta fissa a priori dai renditi del proprietario dell’immobile, garantendo un importo costante anche in caso di soggetto benestante.
Ecco la guida alla cedolare secca e all’affitto breve – Lamiapartitaiva.itNello specifico, il locatore verserà allo Stato il 21% d’imposta sulle mensilità. Non bisogna neanche versare le imposte di registro e bollo. Le limitazioni sono il non avere più accesso all’aggiornamento annuale ISTAT del canone di locazione e la rinuncia a eventuali deduzioni fiscali.
Il vantaggio principale è l’aliquota fissa del 21% sui redditi da locazione, come menzionato. Questo semplifica notevolmente l’aliquota rispetto al calcolo IRPEF. Questo non vuol dire che conviene sempre, anzi: per linea generale la cedolare secca conviene solo per proprietari in fasce di reddito elevate. Questo è perché chi si trova in fasce di reddito più basse potrebbe finire per pagare di più con l’aliquota fissa del 21%. Da ricordare, inoltre, che chi sceglie la cedolare secca non deve pagare imposte di registro e di bollo, come normalmente avviene con i contratti di locazione.
La cedolare secca si applica solo ed esclusivamente agli immobili adibiti a uso abitativo, includendo contratti di locazione a lungo e breve termine e affitti turistici sotto ai 30 giorni. Dal 2019, inoltre, questo regime è applicabile anche a proprietà commerciali, ma non retroattivamente. Qui subentra la nuova legge di bilancio 2024, che segna un cambiamento importante per gli affitti brevi (quelli inferiori ai 30 giorni). Su questi, infatti, l’aliquota passa dal 21% al 26%. Questo vale solo dalla seconda casa in affitto in poi, mentre la prima continuerà ad avere l’aliquota del 21%.
Dal 2021 la cedolare secca per affitti brevi è limitata a quattro immobili con questo regime. Oltre questa soglia la locazione diventa attività imprenditoriale, e di conseguenza la cedolare secca non è più applicabile. Il regime resta opzionale e va richiesto dal locatore. Con l’aumento del 5% sulle aliquote più fasce di reddito potrebbero trovare più conveniente non entrare nel regime rispetto a prima.
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