Se, durante l’addebito rata, sul conto corrente non ci sono soldi, cosa accade al debitore? Andiamo a vedere cosa prevede la normativa vigente.
Cosa succede se non ci sono i soldi sul conto per pagare una rata di un debito contratto con la banca attraverso un piano di pagamento rateale con addebito diretto? La banca potrebbe addebitare una penale, con il mancato pagamento potrebbe avere conseguenze negative sulla propria reputazione creditizia.
L’inadempimento comporta automaticamente la mora del debitore, senza bisogno di diffide preventive. Ciò implica l’applicazione degli interessi di mora, che sono superiori a quelli normalmente dovuti sul mutuo e si sostituiscono ad essi anziché sommarsi. Gli interessi di mora sono una penalità per coloro che sono in ritardo con il pagamento.
Le altre conseguenze dell’addebito rata mancato
Il secondo effetto di non pagare una rata del finanziamento è la segnalazione alla Centrale Rischi Interbancaria (CAI), gestita dalla Banca d’Italia. Questo database contiene informazioni sui “cattivi pagatori” e la segnalazione può essere trasmessa ad altre banche dati private come la Crif.
Tuttavia, ci sono due aspetti importanti da considerare secondo la giurisprudenza: la segnalazione può avvenire solo dopo una comunicazione scritta da parte della banca e la banca non può segnalare se il ritardo è dovuto a una difficoltà temporanea e facilmente risolvibile.
La segnalazione può avvenire solo se c’è un serio rischio di insolvenza strutturale da parte del debitore. Le conseguenze della segnalazione alla Centrale Rischi non vengono specificate nel testo.
La segnalazione di un ritardo nei pagamenti da parte del debitore può causare diverse limitazioni, come l’impossibilità di accedere a nuovi finanziamenti o di utilizzare assegni e carte di credito. In caso di mancato pagamento, il creditore può fare richiesta di pagamento tramite procedure giudiziali, con addebito per il debitore delle spese processuali.
Prima di avviare azioni legali, la banca invia di solito una diffida scritta o fa chiamare da un’agenzia di recupero crediti. Se il ritardo persiste, la banca invia una diffida scritta tramite il proprio avvocato di fiducia.
La banca ha il diritto di revocare il mutuo e richiedere il rimborso immediato di tutte le somme prestate se le rate pagate in ritardo superano sette, anche se non consecutive.
Tuttavia, se nel contratto è presente una clausola anti-insolvenza, la banca deve aspettare il mancato pagamento di 18 rate prima di poter mettere in vendita la casa senza ricorrere al tribunale. È importante notare che questa clausola è ammessa solo per i mutui stipulati dopo il 2016.
Cosa può fare una banca se un debitore non paga il mutuo? Se il mutuo viene stipulato davanti a un notaio, la banca può dare il là al pignoramento dei beni del debitore. Se, invece, non viene stipulato davanti al notaio, la banca deve prima rivolgersi al tribunale per ottenere un decreto ingiuntivo e, solo dopo 40 giorni senza opposizione, procedere al pignoramento dei beni del debitore.