È stato disposto il rinvio della scadenza del secondo acconto IRPEF, ma l’agevolazione non spetta a tutti. Scopriamo chi saranno i beneficiari.
La Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 31 del 9 novembre 2023 ha specificato quali sono i soggetti che potranno usufruire della proroga del termine per il pagamento del secondo acconto IRPEF.
Si tratta delle persone fisiche:
- titolari di partita IVA;
- che hanno dichiarato, per il periodo d’imposta 2022, guadagni non superiori a 170 mila euro, derivanti da attività d’impresa o da lavoro autonomo.
Possono beneficiare del rinvio anche gli imprenditori titolari di imprese familiari o aziende coniugali non gestite in forma societaria e i contribuenti che devono pagare l’acconto delle imposte sui redditi in un’unica soluzione.
Sono, invece, esclusi dallo slittamento della data di pagamento:
- le persone fisiche non titolari di partita IVA;
- le persone fisiche titolari di partita IVA che, per l’anno d’imposta 2022, hanno dichiarato compensi superiori a 170 mila euro;
- i soggetti diversi dalle persone fisiche (per esempio, le società di capitali).
Pagamento IRPEF a rate o in un’unica soluzione? Le regole per non commettere errori
I contribuenti che sono tenuti alla Dichiarazione dei Redditi devono pagare le tasse tramite il Modello F24.
Di solito, i versamenti relativi a IRPEF e IRES sono suddivisi in due momenti:
- il saldo riguardante l’anno della Dichiarazione;
- l’acconto per l’anno seguente, da versare in una o due rate, in base all’importo.
Il saldo e la prima rata di acconto vanno pagati, di norma, entro il 30 giugno dell’anno a cui la Dichiarazione dei Redditi si riferisce, oppure dopo 30 giorni (con una sanzione dello 0,40%).
Per la seconda rata o rata unica di acconto, invece, il termine è il 30 novembre.
L’acconto IRPEF va pagato nell’ipotesi in cui l’imposta dichiarata ha un ammontare superiore a 51,65 euro.
Tale acconto, inoltre, è del 100% della tassa dichiarata e deve essere saldato:
- in un unico pagamento, entro il 30 novembre, se l’ammontare è inferiore a 257,52 euro;
- in due rate, se l’ammontare è pari o maggiore di 257,52 euro. In tal caso, la prima rata sarà del 40% e andrà versata entro il 30 giugno, mentre la seconda rata, del 60%, dovrà essere pagata entro il 30 novembre.
Il saldo e la prima rata di acconto possono essere rateizzati, mentre l’acconto di novembre va saldato in un’unica soluzione.
In base alle ultime novità della Legge di Bilancio, dal prossimo anno si potrà pagare a rate l’acconto del mese di novembre 2023.