Se in un condominio è necessario effettuare l’intervento per l’abbattimento delle barriere architettoniche, a chi sono imputabili i costi?
Secondo quanto stabilito da una legge italiana di molti anni fa, per l’abbattimento delle barriere architettoniche all’interno di un condominio sono disponibili delle agevolazioni fiscali. Dunque, quando sentiamo parlare di bonus barriere architettoniche, non stiamo facendo riferimento ad una delle agevolazioni recenti. Fermo restando che ci sono alcuni bonus edilizi che permettono di includere anche l’abbattimento delle barriere architettoniche.
La legge definisce barriere architettoniche tutti quegli impedimenti che rendono difficile l’accesso ad un’area interna di un immobile, nel nostro caso un condominio, alle persone con ridotta capacità motoria.
In base a quanto stabilito dall’articolo 1123, comma 1, del Codice civile italiano all’interno dei condomini, in presenza di condomini disabili, è previsto l’obbligo di intervenire con opere edilizie per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ma a chi spetta il pagamento della rimozione?
Barriere architettoniche: chi paga in condominio
Le spese da sostenere per effettuare tale rimozione devono essere ripartite secondo il principio della proporzionalità. In pratica, quando si effettuano nei lavori per la rimozione delle barriere architettoniche, il costo va ripartito secondo le famose scale millesimali. Si tratta di tabelle che tengono conto del valore di ogni singola unità immobiliare rispetto al valore complessivo dell’edificio.
Grazie alle tabelle millesimali, dunque, ogni condominio può sapere con esattezza qual è l’importo di sua competenza. Si tratta di una ripartizione super partes, insindacabile. Quella appena descritta è la regola che rappresenta il criterio standard di ripartizione delle suddette spese.
Tuttavia, i condomini, all’unanimità, hanno la possibilità di modificare questo criterio e di adottarne uno diverso. Pertanto, se tutti sono d’accordo, è possibile dividere le spese, ad esempio, solo tra i condomini che beneficiano direttamente della rimozione delle barriere architettoniche. Così facendo solo chi utilizza e beneficia della rimozione delle barriere architettoniche si farà carico delle spese.
In ogni caso, per poter procedere ai lavori edilizi per la rimozione delle barriere architettoniche, è necessario che l’intervento sia approvato dai condomini, attraverso una formale richiesta all’amministrazione condominiale. Il condominio interessato alla rimozione delle barriere architettoniche dopo aver avvisato l’amministratore di condominio può procedere autonomamente all’intervento, sostenendo personalmente le spese.
Infatti, la legge ammette che un solo condominio possa effettuare un intervento sulle parti comuni, purché questo sia finalizzato ad un miglioramento. In alternativa, l’assemblea dei condomini può decidere di approvare l’intervento, dividendo le spese equamente, rispettando le tabelle millesimali.