Alcuni lavoratori potranno usufruire di un bonus di 240 euro in più al mese valido per sempre, ecco di chi si tratta.
Si sottolinea spesso come gli stipendi in Italia siano eccessivamente bassi, a maggior ragione se rapportati a quanto viene percepito nella maggior parte dei Paesi europei. Anzi, non mancano i casi di imprenditori che non rispettano i limiti imposti dalla legge e spingono i lavoratori ad accettare guadagni insoddisfacenti, ma considerati accettabili solo perché non si hanno alternative.
Subire un ritocco verso l’alto non può che essere provvidenziale, soprattutto in un periodo come quello attuale, in cui sono tante le persone che arrivano alla fine del mese in estrema in difficoltà. Fortunatamente ci saranno persone che potranno usufruire di un bonus di 240 euro in più al mese, che sarà valido per sempre.
Bonus di 240 euro in più al mese: ecco per chi
E’ capitato certamente a molti di ricevere un sostegno al proprio stipendio, come accaduto in passato per aiutare chi non riusciva a lavorare del tutto a causa della pandemia anche se poi quello si rivelava un aiuto solo temporaneo. Ora, invece, la situazione sta per cambiare.
Ci sarà infatti chi avrà diritto a un bonus di 240 euro in più al mese, ma per sempre, che potrà così rendere più alto il suo stipendio. Questa agevolazione sarà però possibile solo per una determinata categoria di lavoratori.
Si tratta di chi opera nella grande distribuzione, grazie al rinnovo del contratto nazionale, in seguito all’accordo raggiunto tra Federdistribuzione e i sindacati di categoria, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. I precedenti contratti erano scaduti addirittura nel 2019, per questo era più che mai necessario riuscire ad arrivare a una negoziazione che potesse soddisfare entrambe le parti.
La decisione più rilevante presa è proprio relativa all’aumento, al quarto livello, da riparametrare. Oltre all’aumento, valido fino al 31 marzo 2027 (data di scadenza dell’accordo), gli operatori del settore riceveranno anche un contributo una tantum pari a 350 euro. Sulla base dei calcoli effettuati dai sindacati, la decisione porterà a una massa salariale di 7.180 euro, (una tantum compresa).
A queste misure si aggiunge anche l’incremento dell’indennità annua della clausola elastica del part-time, che passa da 120 a 155 euro annui. La decisione presa è da sottolineare anche per l’attenzione volta al miglioramento delle condizioni lavorative di chi presta servizio, per questo è stato previsto:
- il rafforzamento delle misure di conciliazione vita-lavoro;
- il graduale innalzamento dell’orario minimo per il lavoro part-time per venire incontro alle esigente del lavoro “disagiato”;
- la lotta alla violenza di genere;
- l’estensione delle opportunità occupazionali per i giovani nel weekend.